Ricky Gervais – Humanity: il mondo è alla deriva
Da sempre ciò che penso, di qualunque argomento si tratti, si basa su ciò che realmente conosco di quell’argomento e quali siano i fatti inopinabili a sostegno di quel pensiero. In questo articolo, a sostegno di quanto qui condiviso, riporto uno stralcio di una delle menti “osservazionali” più acute che la nostra epoca ci abbia mai regalato, Ricky Gervais.
In un epoca e in un settore come il mio, dove chiunque può vendere una teoria solo perché (a volte) produce un risultato, prescindendo dalla verità dei fatti e dalle possibili conseguenze negative che può produrre (magari non a breve termine, certamente sul medio periodo, motivo per cui certe teorie sono dure a morire) resto fermamente convinto che il politicamente corretto sia una colossale cazzata!
Se uno è oggettivamente un “coglione”, un incompetente o peggio un furbo che parla o vende teorie su argomenti di cui non conosce la verità “scientifica”, bisognerebbe palesarlo, magari dirglielo, senza se ne ma; stereotipati atteggiamenti compassionevoli che mirano a salvarci sempre un po’ tutti, con i
“però è una brava persona”, “lo fa con passione” o “tanto non fa male a nessuno”
sono un vero e proprio cancro della ragione!
Di seguito, a sostegno di quanto qui condiviso, riporto uno stralcio di una delle menti “osservazionali” più acute che la nostra epoca ci abbia mai regalato, Ricky Gervais, nel suo recentissimo spettacolo “Humanity”
Ricky Gervais – Humanity
“La colpa dell’inizio della fine è dei social media. È lì che è nato questo concetto ridicolo secondo cui è più importante essere popolari che giusti. È tutto un “mi piace” o “consiglia”. In questa epoca post-verità l’argomentazione non conta più.”
È grottesco, si è evoluto un pensiero stupido che abbiamo da sempre:
“la mia opinione vale quanto la tua”.
Ora, la mia opinione vale quanto i tuoi fatti non ha senso.
Puoi avere un’opinione, ma i fatti non cambiano. Se pensi che la Terra abbia 6000 anni è una tua opinione, ma se lo dici sei un coglione; non puoi avere una tua idea sull’età della terra, se i fatti dimostrano che la terra non ha 6000 anni.
Ciò che conta è essere popolari.
Un’altra cosa ridicola:
“chiediamo all’uomo medio cosa ne pensa”.
Smettiamola di chiedere all’uomo medio, lo sapete quanto cazzo è stupido l’uomo medio? Vendiamo ancora bottiglie di candeggina con una grossa etichetta che dice “Non Bere”.
Proviamo a togliere quell’etichetta per due anni e poi chiediamo quello che vogliamo. Il nemico principale è la stupidità!
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